Il Nepal non è solo il Paese con le vette più alte del mondo ma è anche una Nazione fortemente legata alle tradizioni ed alla sua cultura millenaria che esprime attraverso la danza con performance artistiche e culturali impareggiabili.
La leggenda narra che, a conferma della sua unicità e antichità, la lontana origine della danza in Nepal sia da attribuire al Dio Shiva che, nella sua dimora, allietava i suoi ospiti e le sue giornate con i balli tradizionali della “Tandava”, una danza divina eseguita dagli Dei.
Negli ultimi anni il Nepal è stato percorso da una rinascita della musica, della canzone e della danza sia tradizionali che moderne. Il repertorio ormai superato delle musiche, delle canzoni e delle danze hindi proposto dai mezzi di comunicazione (soprattutto nei film) è stato sostituito dalla nuova e vivace musica di estrazione locale.
Nelle zone rurali sono gli stessi abitanti dei villaggi che organizzano i vari intrattenimenti: la danza e la musica tradizionali animano le feste e le celebrazioni familiari quando rimbomba il vigoroso suono dei “bansari” (flauti), dei “madal” (tamburi) e dei cimbali, o quando si diffondono le vibranti melodie dei canti religiosi insieme al melodioso suono del “sarang” a quattro corde.
Per i ragazzi adolescenti il canto ed il ballo sono importanti mezzi per creare rapporti e flirtare, dando una dimostrazione tangibile della grazia e dell’ingegno che li contraddistingue.
In Nepal le danze sono molto diverse rispetto ai vari gruppi etnici che le propongono: dalle danze con i bastoni dei Tharu nel Terai ai balli in formazione degli Sherpa nelle montagne, dalle danze con le maschere a quelle eseguite dai monaci buddhisti tibetani (che prendono il nome di “Cham”), a quelle hindu delle Nava Durga a Bhaktapur.
Fabrizio Loiacono Photographer
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