In Nepal la spiritualità si respira in ogni angolo e ad ogni passo: non è fondamentale essere una persona credente per apprezzare ed ammirare la stupefacente bellezza dei numerosissimi edifici sacri che narrano, scolpita nella pietra, nel legno e nell’oro, la storia di una cultura antichissima, un Paese che ha il privilegio di possedere una immensa e variegata quantità di templi, di stupa, di palazzi e di tradizioni religiose secolari che affascinano per la loro originalità ed il loro splendore.
Chi fosse alla ricerca di una dimensione di pace e spiritualità può sicuramente trovarla, in particolare, nella valle di Kathmandu: ricolma di un gran numero di complessi religiosi in cui buddhismo ed hinduismo hanno creato un clima ed una dimensione di tolleranza e pacifica convivenza.
La città di Kathmandu è il risultato di un esaltante fusione di culture diverse e di stili di vita distinti, dove una lunga storia di fede e credenze, di arte ed architettura ha creato non solo e non soltanto una città (con tutte le sue contraddizioni), ma un museo vivente che fornisce l’opportunità di scoprire l’incomparabile bellezza del patrimonio architettonico costituito da centinaia di templi Hindu e luoghi sacri buddhisti.
Questa città, al tempo stesso affascinante, caotica, contraddittoria, inquinata, rumorosa, inebriante, sorprendente, estenuante, genera comunque un’esperienza strabiliante: ci si imbatte in un variegato e composito mix di immagini, di colori, di odori, di fumi, di sorrisi e di lacrime, di gioia e di disperazione.
Ma il Nepal è anche altro.
Il Nepal possiede inestimabili bellezze naturali, paesaggi puntellati di templi, villaggi, viste mozzafiato sulle montagne dell’Himalaya e le famose bandierine di preghiera tibetane (chiamate “Lung Ta”, cavallo al vento) che, agitate dal vento, sventolano diffondendo le benedizioni in esse contenute.
Queste bandierine sono costruite con una stoffa di cotone che si consuma naturalmente con il tempo: questo, secondo la tradizione, simboleggia il concetto che nulla è stabile e che la vita stessa si chiude e si riapre in un ciclo continuo. Le bandiere che si consumano ci rammentano che la vita non è eterna, che tutto cambia e che la nostra esistenza su questa Terra deve essere considerata come un dono che ci appartiene solo per un breve viaggio.
Il Nepal ha una varietà di paesaggi naturali e climi incredibile, oltre ad una ricchezza gastronomica derivata dalla commistione di tradizioni così diverse tra popoli ed etnie.
La sua gente, infine, possiede una gentilezza davvero disarmante per la nostra cultura occidentale: forse è proprio questa loro caratteristica così singolare ad avvolgermi e conquistarmi.
Fabrizio Loiacono Photographer
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